Il sound system Bose, disponibile su una gamma di veicoli di nuova generazione, dispone di speaker ad alte prestazioni ed è dotato di una tecnologia all’avanguardia che trasporterà all’istante i suoi utenti nel mezzo di un concerto live. “Si può ascoltare la musica esattamente com’era stata concepita da chi l’aveva creata”, dice Atsushi Hinokidani, tecnico del suono presso Bose. Koji Wakamatsu, assistant manager presso l’Electrical & Electronics Performance Development Department di Mazda, è d’accordo con lui: “L’acustica è ora molto più definita rispetto ai modelli precedenti, e si riesce a sentire perfettamente l’espansione del suono.”
UNA PRIMA ASSOLUTA MONDIALE
Fin dall’inizio, Mazda comunicò a Bose che il nuovo sound system sarebbe stato un elemento portante nella progettazione delle sue auto. Tale impegno è confluito in un concetto che ha rappresentato una prima mondiale: spostare gli altoparlanti dalla loro posizione tradizionale, sulle portiere anteriori, ai lati della carena anteriore. “La posizione più vicina agli angoli produce dei bassi potenti e compatti”, dice Hinokidani, e riduce di molto i ronzii e i suoni a vibrazione tipici dei woofer posizionati sui pannelli delle portiere.
È stato questo il risultato più vantaggioso raggiunto da Hinokidani e dal team Bose. “Alla Bose, avremmo sempre voluto posizionare gli altoparlanti negli angoli dell’abitacolo per migliorare l’acustica”, sostiene. “Ma per molti anni la convinzione di molti era che andavano posizionati nelle portiere”. Invece è risultato che le parti laterali della carenatura sarebbero state “il miglior affare possibile,” per dirlo con le parole di Hinokidani, e per questo vari reparti hanno dovuto collaborare per assicurarsi di trovare lo spazio necessario.
Alla fine della progettazione, il nuovo layout funzionava da ogni punto di vista. Furono posizionati nelle portiere anteriori solo gli altoparlanti mid-range più piccoli, progettati da Bose specificatamente per Mazda. Questa scelta ha comportato la riduzione delle fuoriuscite di suoni dal veicolo, facilitando anche l’entrata e l’uscita in e dalla macchina degli utenti. Come dice Hinokidani: “La nostra collaborazione si è rivelata vincente su tutta la linea”.
“Nessuno prima d’ora aveva mai spostato gli altoparlanti dalla loro posizione tradizionale, sulle portiere anteriori, ai lati della carena anteriore.”
Si può dire che questo spirito pioneristico nacque ben 30 anni fa, quando Mazda e Bose si unirono in collaborazione e Bose adattò la sua funzione Acoustic Waveguide alla RX-7 del 1992. “Utilizza il principio dell’organo, ma nella RX-7 le parti più simili alle canne lunghe vennero riprogettate per essere ripiegate diverse volte e poter essere così contenute nel bagagliaio”, afferma Hinokidani. “Fino a quel modello, nessun’auto al mondo aveva mai avuto degli speaker montati in quel modo, nel bagagliaio”.
INNOVAZIONE SU TUTTE LE FASI
Arrivando ai giorni nostri, Hinokidani ricorda le innovazioni fatte nella progettazione del sound system per Mazda3. “Un altoparlante di grandi dimensioni e dotato di un ampio diaframma è ottimale per la riproduzione dei bassi, ma dovevamo anche tenere a mente le limitazioni di spazio tipiche degli interni di un’automobile”, ci spiega. Sono anche stati personalizzati i sub-woofer, posti nella parte posteriore della macchina. “La natura unica dell’abitacolo riduce di parecchio la pressione acustica dei suoni medio-bassi”, illustra. “Per questo motivo, abbiamo dovuto trovare il giusto compromesso fra i limiti posti dallo spazio e le prestazioni acustiche”.
Allo stesso tempo, Wakamatsu è particolarmente soddisfatto del fatto che la griglia in alluminio che protegge gli speaker mid-range valorizzi sia il look premium degli interni dell’auto che la qualità del suono. “La griglia protegge gli altoparlanti, ma spesso causa delle vibrazioni fra i due che fanno deviare la direzione del suono”, spiega. “Per minimizzare questo fenomeno, la griglia doveva essere più sottile e comprendere più fori: entrambe cose che siamo riusciti ad ottenere”.
SE NON C’È MUSICA, NON SI GUIDA
Per quanto concerne il conducente, si possono attivare alcune delle nuove funzioni del sound system Bose per riprodurre la musica nel modo esatto in cui la si desidera. La funzione Driver Mode ottimizza il sistema audio pensando al conducente, mentre quella Centerpoint offre un’acustica di tipo surround. Se si è bloccati nel traffico, AudioPilot controbilancia i rumori degli esterni regolandosi in modo automatico su tre livelli. A livello personale, Hinokidani adora spingere al massimo il volume del brano Santeria, della band americana di ska punk Sublime, mentre guida di notte in autostrada; invece Wakamatsu apprezza molto il pop e l’R&B: “Per me è impossibile non ascoltare musica mentre guido. Se non c’è musica, non si guida!”.
“La funzione Driver Mode ottimizza il sistema audio pensando al conducente, mentre quella Centerpoint offre un’acustica di tipo surround.”
Testiamo con Bose alcuni brani
I suoni e i brani utilizzati in Bose per regolare il sound system di Mazda sono un segreto ben conservato ma, in base a quanto discusso con Atsushi Hinokidani, Mazda Stories suggerisce di provare ad ascoltare in particolare i pezzi seguenti, per apprezzare il range musicale e la diversità di stili che il sistema Bose riesce a rendere.
Eagles: “Hotel California” (Live)
Usa questo classico per verificare il campo sonoro, la continuità e la consistenza del sound system. La registrazione live richiede agli altoparlanti un certo sforzo, poiché assicurarsi che gli strumenti della band rendano al massimo rispettando l’ambience di un concerto dal vivo non è cosa facile.
0.04 Il giro di chitarra iniziale è fantastico, e suggerisce le emozioni del pubblico e le dimensioni della venue.
5.33 Ascoltando l’assolo di chitarra e gli altri strumenti in tandem si avrà la certezza che il mix sia il massimo.
Dave Weckl Band: “Wet Skin”
Questo è un brano perfetto per sincerarsi che i vari strumenti siano riprodotti separatamente sull’intero spettro sonoro. Gli strumenti sono inquadrati distintamente a sinistra o a destra, il che è utile per verificare che il sistema stia riproducendo fedelmente la spaziatura del brano.
3.28 La chitarra, l’organo e il basso operano a frequenze diverse sullo spettro sonoro, per cui questo brano è perfetto per verificare che il sistema lo riproduca interamente, correttamente e simultaneamente.
Jamiroquai: “Dynamite”
Questo celebre pezzo di Jamiroquai è perfetto per verificare l’attacco della grancassa e la chiarezza dei giri di basso. Un ottimo sound system deve saper riprodurre il basso conferendogli la giusta importanza senza però travolgere il mix, e questo brano conferma che in questo caso è proprio così.
0.50 Il basso dà una carica extra a tutto il brano, senza distrarre dagli altri strumenti che lo accompagnano.
2.43 Qui si apprezza come il basso non copra le frequenze elevate.
Blue Man Group: “Piano Smasher”
Un buon sound system dovrebbe riprodurre fedelmente i toni bassi di un brano, il che non è facile poiché sono spesso sotto-riprodotti all’interno del mix. Questa canzone dei Blue Man Group è ricca di bassi e vanta un sintetizzatore ringhiante, ed è perfetta per confermare che il sound system le rende giustizia in termini di volume e sostenibilità.
0.05 I toni bassi hanno un forte impatto e sono riprodotti ad un volume elevato.
1.35 Anche durante l’assolo di chitarra, i toni bassi erano chiaramente apprezzabili.
Testo Mariko Kato